CORSO DI TEATRO

Mettersi scomodi per attivare una Trasformazione

Scomodità

Iniziando un corso di teatro è inevitabile avvertire una sensazione di scomodità: molto spesso dovremo sfidare la nostra timidezza, i nostri blocchi fisici ed emotivi, le nostre inibizioni e imparare di nuovo a giocare. Da bambini lo facevamo continuamente, prendevamo le parti di un personaggio e ci immedesimavamo a tal punto da credere di essere proprio quel personaggio che c’eravamo inventati. Probabilmente lo spirito d’immedesimazione è una cosa innata che ci permette di volare lontano da noi stessi e di scavare in profondità nell’animo umano. 

Un corso di teatro ci offre una vastità incredibile di opportunità, sia per chi vuole svolgerlo come hobby/passione, sia per chi vuole veramente studiare questa pratica per trasformarla magari un giorno nel proprio lavoro. Ci sono molteplici metodi di insegnamento. Il mio parte da una condivisione di quello che ho appreso nel mio percorso e di un’idea di teatro che vorrei diventasse un motore utile sia per il lavoro dell’attore, sia per la vita di tutti i giorni. Quindi non abbiate paura di mettervi scomodi, lasciate il giudizio fuori dalla porta e preparatevi a giocare sul serio! Sarà un lavoro di scoperta fondato su un pensiero, su un’etica che per me nutre il fare. Insomma, preparatevi a recitare, danzare, cantare, a improvvisare per stupirvi e a scoprire per scoprirvi.

Trasformazione

Apprenderemo delle tecniche che ci aiuteranno a restituire le verità emotive di un personaggio. Inevitabilmente in questo processo identificheremo e confermeremo i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Emotivamente andremo a pescare nel nostro vissuto, nelle nostre esperienze, andandole ad applicare automaticamente al personaggio. Questa prima fase del percorso ci garantisce dei “salvagenti” per sentirci più sicuri nell’interpretazione. Molto spesso però la ricerca emotiva rischia di esaurirsi in un orizzonte troppo “nostro”, in un movimento troppo chiuso in noi stessi. 

Così saremo portati a cercare sempre più le somiglianze con l’altro da interpretare e non le diversità, e il nostro “saper fare bene” diventerà più importante della logica interiore del personaggio. Tutto questo va solo a nutrire il nostro “voler far bene”, il nostro ego, le nostre certezze e ogni personaggio diventerà un surrogato di noi stessi. Senza accorgercene, ci ritroveremo ad aver costruito una nuova zona di comodità, che dobbiamo nuovamente sfidare con una scomodità più alta, per attivare una reale possibilità di trasformazione, per evitare che l’attore resti ingabbiato nell’impossibilità di spostarsi realmente da se stesso e da ciò che sa già fare. 

È fondamentale evitare l’inaridimento creativo che inquina la reale ricerca del lavoro dell’attore: la ricerca dell’umanità, perché di umanità si tratta, e il teatro può essere il mezzo per sviluppare un ascolto profondo, un’empatia per l’opposto, e cercare le diversità di un’anima e di un corpo per accedere al sentimento più alto esistente, la compassione. Se il nostro lavoro sarà fatto sempre avvicinandoci a noi stessi, non potremo mai capire l’anima di “quell’essere lì che sta parlando e dice cose”. Compiere uno scarto d’immaginazione compassionevole interiore, per esplorare e comprendere come funziona la logica di qualcuno che non sei tu, potrebbe essere anche un esercizio prezioso da applicare nella vita di tutti i giorni.

Credo che il teatro possa essere una sorpresa che facciamo a noi stessi, per scoprire insieme delle cose che non pensavamo possibili, togliendoci dall’ossessiva identificazione di noi attraverso il fare, ma riumanizzandoci attraverso l’essere. Per me, come attrice, come insegnante e soprattutto come essere umano, è diventata centrale l’etica del lavoro dell’attore, che non vuole sviluppare egotismi, ma opera per far scoprire a ognuno la parte più bella e sincera di sé, per splendere insieme con gli altri, e per trasformare un gruppo di lavoro, una compagnia di esseri umani, in un corpo unico. Così il teatro potrebbe ridiventare qualcosa di sano e prezioso.

È rivolto a tutti, a qualsiasi età, e la “Casa” che abbiamo costruito insieme ai ragazzi che frequentano già il corso ha le porte e le braccia aperte per accogliervi.

Daniela Camera. Curriculum

 

Per info sul corso teatrale di Daniela Camera ( scritturacreativaiedizioni@yahoo.com )