EVA GREEN NUDA | Diario di uno scrittore in quarantena |

Lavorando stiamo ascoltando-guardando il Live Aid dei Queen. Che diavolo di tiro aveva quell’uomo. 

Ho giocato a biliardo online e sto ottenendo un discreto punteggio. È un gioco divertente e fa passare il tempo. 

Leggendo un racconto di una mia allieva ho provato una bella emozione. Arrivato alla fine ho sussurrato tra me e me con fare silenzioso “Direzione giusta, ragazza”.

Insegnare è la parte che al momento mi tiene più allegro. Ricercare i giusti autori e ascoltare i dubbi e le vite dei miei allievi è vitale nel senso più viscerale del termine.

Scrivere questa rubrica è un po’ come eludere Eva Green. Mi spiego meglio.

Gli psicologi utilizzano un termine di Churchill per descrivere la depressione: cane nero.

Hanno girato anche un cortometraggio su questo cane nero che finisce per condizionare la tua vita. Il web l’ha amato, io no. Non lo trovo veritiero e mi sembra che solamente in bocca a Churchill alcune parole potessero avere un certo tono. Cioè lui combatteva contro i nazisti, io devo correggere delle bozze e questo mi fa sentire incredibilmente in difetto. Non è che vorrei dei nazisti da combattere, perché abbiamo già questo virus di mezzo che basta e avanza. 

Tuttavia non mi sento portavoce di una generazione di malinconici, ma la mia sindrome è più simile a Eva Green nuda, che ti guarda coi suoi occhi verdi. Immaginate la vostra vita con Eva Green nuda sempre accanto a voi. Potreste tranquillamente non guardarla durante un aperitivo con gli amici, ma quale stupido non guarderebbe Eva Green nuda? Io almeno non ci riesco.

Lei è sempre stata lì. Tu provi ad andare avanti e lo fai; lavori, vivi, ami e via dicendo. Ma lei è lì.

Ti vuole ed è così seducente che non potresti dirle di no nemmeno in un milione di vite. Poi è tutta roba che sta nella testa; non è un tradimento.

Lei vuole fare l’amore con te. Magari sei al bar con due amici a bere caffè; loro non se ne accorgono ma tu stai facendo sesso con Eva Green e lo state facendo in maniera violenta con graffi e tirate di capelli.

Da scrittore provo a giustificare tutto con l’arte e dico ad Eva “Guarda che le sculture non le puoi distruggere nemmeno te. E i libri? Che mi dici dei libri Eva? Nemmeno quelli puoi toccare. Noi creperemo tutti, ma i libri vivranno per sempre.”

E lei ti guarda con quegli occhi ammalianti mentre, a cavalcioni su di te, cavalca come una valchiria verso l’orgasmo e ti dice “No tesoro. L’entropia si porterà via tutto. Sparirà tutto. Dalla Pietà di Michelangelo ai tuoi libretti. Ma io sono qui e tu pure, quindi andiamo avanti.”

Capite la situazione? Sinceramente se devo convivere con un qualcosa che condiziona ogni parte della mia esistenza preferisco che sia Eva Green nuda e non un cane nero. È una semplice questione di punti di vista.

Mi telefona Grazia Buscaglia, la mia autrice e chiacchieriamo al telefono. Dice che la risposta è accanto a me e che quando ci siamo conosciuti ero una persona diversa, poi è arrivata mia moglie e il grande cambiamento.

Dovresti guardala più spesso, mi dice, e forse ha ragione. Quando la guardo Eva si innervosisce, perde la pazienza, ma dopo un po’ si zittisce.

Sparisce e poi ritorna, come fanno tutte le grandi dive, ma una boccata d’aria te la concede. 

Fortunatamente sto correggendo le bozze di una scrittrice. Davanti a me, sdraiata sul tavolino su cui poso i piedi c’è Eva Green nuda che mangia dell’uva.

Io guardo Irene e sento lo sguardo di Eva irrigidirsi. È gelosa. Prende e se ne va. 

Torno a lavorare. 

Irene mi chiede qualcosa e io le rispondo con un secco “Sto lavorando.”facendola innervosire.

“Potresti evitare di rispondermi sempre così male?” mi chiede.

E io vorrei farle capire che solamente qualche minuto prima Eva Green aveva abbandonato la stanza perché guardavo lei completamente ammaliato dal suo tutto. Se glielo dicessi penserebbe che io sia pazzo. Ma per ignorare Eva Green nuda che mangia dell’uva il mio amore dev’essere immenso. 

Vi saluto popolo della carta stampata. Adesso io ed Eva indosseremo la mascherina e andremo a fare la spesa. 

 

Ferdinando de Martino

CORSO SCRITTURA CREATIVA ONLINE | I.Edizioni

Corso di scrittura creativa ONLINE | I. Edizioni | spotPer info chiedete in direct.

Gepostet von L'Infernale Edizioni am Donnerstag, 26. März 2020