Ho preso una mina | Diario di uno scrittore in quarantena | F. de Martino

Avete presente il vecchio gioco del Campo Minato? Ecco. Ci sono quei momenti in cui ti senti come se avessi calpestato la casella sbagliata: salti in aria.

A me è capitato di recente. Tutti conosciamo quella situazione, d’altronde il mondo è pieno di mine emotive. Ma qualche volta il pensare e il riflettere possono aiutare l’uomo a uscire incolume dall’ennesima esplosione.

Partiamo dal concetto di mina. Sì, perché noi immaginiamo la mina come un qualcosa di moderno, insomma, una tecnologia usata nelle grandi guerre, mentre il concetto di mina è antico e radicato nella cultura del passato.

Il termine MINA viene proprio da minatore. In antichità, quando gli assedi erano frequenti era di basilare importanza per le città avere delle mura alte e ben strutturate.

I cannoni erano delle armi potenti, ma ben visibili, rumorosi e facili da attaccare. Aprire una breccia nelle mura, però, era indispensabile per vincere una battaglia.

I minatori, così, abituati a scavare tunnel per cercare oro, carbone e quant’altro iniziarono a scavare fin sotto le fondamenta delle mura, piazzandovi sotto dei giganteschi carichi di polvere da sparo. Lo scopo era quello di far crollare le mura con l’esplosione.

Ecco. Non importa quale sia la nostra mina, il fatto è che per saltare in aria abbiamo scavato e scavato nella direzione sbagliata. 

Questo pensiero mi ha aiutato a superare un momento di down post-mina davvero deleterio.

Perché se la direzione è giusta, potremmo scavare dentro di noi e trovare oro, pietre preziose o addirittura noi stessi. 

Personalmente ho provato a rovinare quasi tutto nella mia vita, forse per un’indole autodistruttiva vittima del mio giudizio. Questa quarantena mette a dura prova i nervi e scavare nella direzione della comprensione potrebbe anche fare esplodere qualcosa di buono.

Quando scavavo verso la creazione dell’Infernale è esplosa Irene nella mia vita, ad esempio. Quella fu la più meravigliosa opera pirotecnica della storia. Fuochi d’artificio, stelle cadenti e desideri regalati. 

Minare non ha una connotazione negativa se ciò che si vuole espugnare è qualcosa di puro come lo sguardo della donna che ami o un futuro che non riesci nemmeno a immaginare rinchiuso nella quarantena mentale dei tuoi pensieri.

Minate. Minate sempre.

 

Ferdinando De Martino

1 Commento

  1. Anonimo

    E’ un pensiero stupendo!

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