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Scrittura creativa | LA CREAZIONE DEL PERSONAGGIO.

Per la creazione di un personaggio bisogna avere le idee ben chiare.

Ricordate che gli atteggiamenti di un protagonista vanno ad influire sulla capacita del lettore d’immedesimarsi o non immedesimarsi nel vostro figlioccio di carta stampata.

In una serie di racconti gialli da me scritti per il pubblico del web, la serie con protagonista Federico Nicoletti, gli atteggiamenti del protagonista hanno decretato il successo (per i canoni del web) del prodotto.

Quando creai il protagonista della serie, mi affidai ciecamente alle pagine di un saggio di Poe, in cui l’autore spiegava che in un racconto giallo, il protagonista deve sempre essere un outsider che vive la sua vita al di fuori dell’apparato di polizia. Questo dà al protagonista la possibilità di eseguire azioni illegali, per arrivare ad un fine che giustifichi il suo atteggiamento poco convenzionale.

Questo è un consiglio di base, perché il vero dramma è il carattere. L’unica tecnica che conosco è quella di entrare nella mente del mio personaggio (protagonista o semplice comparsa), cercando di captare i suoi pensieri e, soprattutto, i suoi atteggiamenti e i suoi gusti.

                                                   IL VERO DRAMMA È IL CARATTERE.

 

Cosa ordinerà al ristorante? È vegetariano? È etero o gay? Quale squadra tifa? Dorme bene la notte? Pensa mai al suicidio? Quali saranno le sue idee politiche? Preferisce una dieta a base di carboidrati o proteine?

Queste sono domande poco utili ai fini della storia, ma conoscere a fondo il nostro personaggio ci aiuterà a farlo muovere con più dimestichezza nell’universo che gli andremo a disegnare attorno.

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Ricordatevi che creare un personaggio è un po’ come mettere al mondo un figlio e che ogni comparsa merita la dovuta attenzione.

Entrare nelle paranoie, nelle ossessioni e nelle elucubrazioni del vostro personaggio  in questione, vi renderà una sola cosa e riuscirete “assieme” a gestire le pagine del romanzo o racconto a cui state lavorando.

                                                    Entrate nelle sue ossessioni.

Sviluppare empatia verso una storia è praticamente impossibile e i personaggi sono l’unico appiglio emotivo per rendere viscerali le situazioni; perché un proiettile volante che colpisce un uomo al bar è niente, mentre un proiettile che colpisce un padre di famiglia, col vizio del gioco, che quel giorno aveva vinto il primo premio della lotteria, nascondendo alla moglie la sua giocata per paura che questa lo sgridasse, è un ottimo inizio per una storia.

 

Ferdinando de Martino.