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Notte pallida |

Notte pallida. Le notti pallide sono quelle in cui tutto il mondo sembra procedere verso una direzione ben precisa, mentre tu rimani perfettamente fossilizzato in un limbo che non si capisce se sia presente o passato.
Devo proprio comprarmi un gatto. Un cane è troppo impegnativo, mentre un gatto si può fare; quelli cagano nella sabbia per cacca di gatto, quindi non li devi portare fuori.
Certo, poi la casa inizia a puzzarti di gatto, ma la solitudine potrebbe diventare meno pesante.
Non credo che sia giusto utilizzare il termine pesantezza quando si parla di emozioni. Forse dovrei prendere le medicine. Dovrei assolutamente prendere le medicine.
Fanculo. Chissà chi era quella ragazza? Non riesco proprio a ricordare dove l’abbia vista.
Me ne stavo a inventare cazzate su Federica per farmi aiutare da Alex a scaricare le casse di Puma Cola, gli ho detto che avrebbe senza dubbio dovuto dire a Federica che era un attore teatrale, quando all’improvviso l’ho rivista dalla vetrata. Giuro, sono sicuro di averla già vista da qualche parte, ma non riesco proprio a riordinare le idee in testa.
Poco importa, siamo un fottio di abitanti su questo pianeta disperato e una faccia in più o una faccia in meno non farà certo la differenza.
Era una gran fica però, proprio una gran fica. Del tipo che scopano male. Solo le brutte scopano bene e questo si sa.
Che poi questo ragionare nell’ottica del bello e del brutto mi è sempre stato sul cazzo, perché le persone come Marta, ad esempio, ne escono sempre male, quando in realtà dovrebbero essere quelle come lei a vincerla su tutte quelle fichette rinsecchite stile Miss arredamento per interni duemila-e-qualcosa.
Si, perché quelle stronzette egocentriche e viziate dall’amore del genere umano, prima o poi dovranno fare i conti con la vecchiaia, a meno che non optino per un colpo in canna e fine dei giochi. Insomma, quando saranno brutte e vecchie, gli uomini capiranno che il carattere da figa numero uno del pianeta è una bella rottura di palle quando non c’è dietro un bel culetto sodo a sorreggere tutta quella merda.
Da vecchia Marta rimorchierà un casino, ne sono sicuro. Chissà io come sarò da vecchio?
Medicine. Acqua. E adesso che cazzo leggo?
Trovare qualcosa da leggere di non interessante sta diventando troppo difficile. Sì, perché se uno ci riflette bene, nulla è superfluo. Non è che tu ti metti a leggere “Tre metri sopra il cielo” e ti addormenti, anche lì per forza di cose c’è una costruzione dei personaggi e roba del genere. Non si possono ignorare queste cose, No?
Con chi cazzo parlo? Da solo? Devo proprio comprarmi un gatto.
Potrei sempre farmi leggere qualche cazzata dal Mac, con quella sua voce robotica da segretaria sensualmente in calore.
Magari un De Lillo, sì, un De Lillo va sempre bene. Magari non White Noise che mi sale la paranoia e mi butto a volo d’angelo giù dal terrazzo e, tra l’altro, non farei altro che la figura del testa di cazzo perché abito al primo piano rialzato. Fanculo.
Con quella ragazza ci siamo scontrati e non riesco proprio a ricordare dove… ma dove l’ho vista?
Jane Austen… perché? Perché proprio Jane Austen? C’è qualcosa nel mio modo di ragionare che certe volte mi fa saltare i nervi. Cristo santo.
Tazza di orzo e youtube; notte pallida risolta.
Certo che fa quasi male pensare a come sono arrivato fin qui. Sono le cinque passate, tutti quelli con cui sono cresciuto staranno dormendo. Medici, avvocati, impiegati, tutti sono le coperte. Devo proprio essere l’unico stronzo che non riesce a prendere sonno dopo il turno del suo lavoro del cazzo, post litio.
Il litio si prende tutto. Cosa mettiamo su youtube? Qualche video di fisica? Un concerto di musica classica da piazzare in cuffia? Aspetta… ma… quella lì è… cioè, uno si scervella ore ed ore per cercare di ricordare il volto di una persona e poi se lo ritrova a fissarlo dai video consigliati su youtube. Recensione “Orgoglio e pregiudizio”.
Quanto diavolo sono piccoli i mondi? Quelli virtuali e quelli reali. Un quarto d’ora di celebrità, ma tutti quanti dobbiamo prendere la carta da culo al supermercato per non macchiarci le mutande.

Tratto da Market 24

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Ferdinando de Martino.