UN GIORNO CORTO | Un racconto di Giuseppe Orsini

Immagina di svegliarti un giorno senza uscire completamente dal sogno.

Di restare nel libro che hai letto la sera prima, immagina che sia un corvo a svegliarti, una rosa a parlarti.

Immagina una avventura di cui avresti fatto volentieri a meno.

E poi immagina tua madre bambina a Gibilterra, immagina il sangue antico che viene dall’India, i balli, gli eccessi di un popolo girovago.

Immagina tuo padre venuto dal mare, immagina tuo nonno in Cornovaglia.

Immagina i riti le magie la forza della terra, la luce della luna.

E poi immagina te bambino a Sivilla, le corse i primi guai, i primi pugni i primi amori tu bambino calmo ma irrequieto alla vita.

Immagina quella linea della fortuna che non ti piace e il tuo carattere ribelle che prende il rasoio di quel padre lontano in mare,per tracciare il solco della propria fortuna.

E poi ancora immaginati nella piccola isola di Malta, immaginati a studiare la Cabbala tu un po’ druido un po’ gitano.

Immagina il mare, immagina i gabbiani, i viaggi lontani.

Tanti incontri, tanti nomi, tanti accenti diversi un solo modo di guardare.

Le donne, il vino, il tabacco, la poesia, le stelle.

Prendi quella nave Corto la tua avventura inizia.

E poi i Tropici, Venezia, Chicago, Esperanza, l’Avana, Mosca, Buenos Aire, Pechino, Hong Kong, Africa, America, India, Australia e mille altri posti. Avanti e indietro nella storia. A riscoprire tesori antichi a inseguire magie.

Non sei mai straniero, non sei mai li per caso. Sei il viaggiatore dei tuoi tempi, un filo della grande ragnatela che tutto intreccia.

Il nuovo secolo ha dentro tutta la sua carica e tu sei lì, conosci tutti, tutti per caso.

Jack London ti racconta una storia, la storia di un uomo che deve morire per nascere e poi la Manciuria, la guerra, i treni, l’oro.

Tu eroe tascabile, tu che vorresti stare per i fatti tuoi, tu che non sai tollerare l’ingiustizia, tu in mezzo ai guai, tu lettore romantico, tu seduttore solo, tu sognatore.

Sarcastico, profondo, elegante, cascamorto, marinaio, rivoluzionario, patriota di una nazione che non ha confini.

Disteso in fondo a quel sogno che fa eco nel cuore di tutti noi, noi che non siamo molto cortesi, noi che siamo in viaggio portando il nostro destino a spasso e noi che aspettiamo nel porto di salire a bordo.

 

Giuseppe Orsini

1 Commento

  1. Anonimo

    A bordo della vascello verso la libertà ! Ale ale sognare ad occhi aperti come ogni giorno possa essere un avventura, la migliore, quella inaspettata, intuizione di coscienza come un cane randagio nelle strade siciliane. Ama

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