uroboro

UROBORO | Ferdinando de Martino.

Eccoci qui. Uroboro è finalmente uscito.

I mesi che precedono la pubblicazione di un libro sono estremamente difficili per un autore.

Scrivere un libro porta via molto, molto, molto tempo.

Immaginate intere nottate di whisky e sigarette, passate davanti alla tastiera a comporre i versi del vostro spleen, ecco, queste sono tutte stronzate da immaginario collettivo. C’è stato qualcuno in grado di scrivere in questa maniera, ma non è il mio caso.

Questo libro è stato scritto con calma, con la tuta casalinga,  le pantofole e il mio cane, Sid Vicious, sul divano, intento a guardarmi come se al posto di uno scrittore non fossi altro che un Mozart silenziato, impegnato a battere le dita sui tasti di un apparecchio che non produce musica, se non nella testa delle persone.

cover-ferdinandodemartino

In questo libro ho voluto racchiudere il mio più profondo amore verso il mondo della letteratura; un mondo che in un certo senso mi ha salvato da me stesso.

Non ho mai cercato e mai cercherò qualcosa all’interno di un libro. È il mio mondo, quello in cui mi rifugio più spesso, ma in anni ed anni di letture non ho mai trovato nemmeno una risposta tra le pagine dei libri.

Compra UROBORO su Amazon: 

 

Un libro, per me, rappresenta l’opportunità più vicina al raggiungimento della telepatia. Quando si legge un libro, non ci si connette direttamente al cervello dell’autore, ma al cervello dell’autore nel momento in cui era intento a scrivere quelle pagine.

Hemingway non era lo stesso Hemingway del “Vecchio e il mare”, quando scriveva “Addio alle armi”. Leggere “Addio alle armi” crea una connessione profonda con l’Hemigway della prima stesura di quel libro; un Hemingway momentaneo che non tornerà mai più.

Il mondo ha davvero bisogno di un nuovo romanzo di Ferdinando de Martino? Certo che no. Quindi, se volete comprarlo, compratelo, altrimenti non fatelo.

Quello che posso dire, senza rubare troppo alla storia, è che Uroboro (Eretica Edizioni) è un libro strutturato in diversi linee temporali e racconta la storia di un padre e di un figlio, di una modella, di un cane, di un transessuale (il personaggio più impegnativo che abbia mai creato), di una giovane studentessa, di un conte e di una contessa. Uroboro è un libro che si morde la coda da solo.

Avete presente quando si dice: è stato un figlio voluto?

Ecco, Uroboro è stato un libro voluto.

Sentivo la necessità di scrivere quelle pagine è l’ho fatto. Non voglio aggiungere altro, tanto se seguite questo blog un po’ mi conoscete e saprete che da buon egocentrico potrei passare delle ore a parlare di un progetto.

Se volete conoscere la storia di Ermand D’Amela, non dovrete fare altro che comprare il libro, ordinandolo in libreria, su Amazon o comprandolo direttamente dal sito della casa editrice (link all’acquisto: COMPRA UROBORO), aiutando Eretica Edizioni a crescere.

Spero possa essere di vostro gradimento.

 

Cordiali saluti. Ferdinando de Martino.

 

 

Filosofia da bar | Scrivi il c#### che ti pare.

Avete mai avuto una strana idea?

Parlo di quelle idee che solamente a pensarle vi sentite un po’ stupidi… figuriamoci a parlarne.

Bene… forse mi potete capire.

Avendo maturato negli ultimi anni l’intenzione di provare a dedicarmi a tempo pieno alla scrittura, mi sono trovato davanti ad un bivio: cosa voglio scrivere?

Credo che questa sia la domanda che ogni scrittore dovrebbe porsi, almeno una volta nella vita.

La risposta che mi sono dato è molto semplice -Voglio scrivere tutto quello che mi passa per la testa.-.

I miei ultimi progetti sono nati quasi tutti così… tutto ciò che ho immaginato è finito nel mio computer.

Uroboro, il mio romanzo in uscita per Eretica edizioni, il fumetto/disco musicale ZETA, scritto in collaborazione con mio cugino Daniele Nicoletti (musicista eccezionale) e una graphic novel horror, scritta e disegnata per la testata on line Yepper, dal nome Genesis.

Ho pensato e prodotto, senza domandarmi: ma questa roba piacerà a qualcuno?

Fare questo lavoro vuol dire farsi il culo più di tutti gli altri. Scrivere per siti che ti pagano 0,08 centesimi a parola, gestire un blog, produrre materiale da vendere al pubblico, mantenendo attivi una serie di servizi gratuiti, sperando di guadagnare qualcosa dalle affiliazioni e dalle pubblicità. Fare lo scrittore, senza aver partecipato al Grande Fratello o senza essere un D.J. famoso vuol dire farsi il culo.

Questo modus operandi (fai tutto quello che ti viene in mente) mi ha portato ad iniziare un saggio dal probabile nome “BAR-SOFIA”, un saggio che rapporta la filosofia al bar.

L’idea mi è venuta leggendo Thompson e il suo “giornalismo gonzo” in una notte d’estate. Se esiste il giornalismo gonzo, perché non può esistere anche la saggistica speculativa in stile gonzo?

Così ho deciso di raccogliere le mie misere nozioni filosofiche e di schiaffarle dentro ad un progetto che sconsiglio vivamente a tutti i cervellotici studenti di filosofia con la puzza sotto il naso.

Come al solito ci saranno degli estratti dedicati al web e la possibilità di comprare l’e-book, perché tutti i miei progetti in vendita rimangono in vendita, mentre ciò che viene buttato sul web è a semplice scopo illustrativo e, soprattutto, divulgativo.

Il web dovrebbe servire come interscambio d’opinioni, tipo -Bella merda che hai scritto, stronzo… tu non ne sai un cazzo di filosofia.-, o –Eri meglio quando scrivevi romanzetti pieni di sesso, droga e qualunquismo.-, tutto fa brodo… come dicono le nonne.

Ecco, il web è come il brodo, ti riscalda il pancino fino a quando non viene pisciato via.

Gli scrittori crescono esattamente come tutti gli altri artisti e sì, ho utilizzato il termine “artisti” perché dopo tanti anni sono riuscito a fare la pace con questo appellativo da strapazzo.

Passo e chiudo… adesso torno a scrivere per 0,08 fottutissimi centesimi a parola.

 

Ferdinando de Martino.

UROBORO | il nuovo romanzo di Ferdinando de Martino (cioè io).

Gentili lettori, amici e conoscenti, sono felice di poter comunicare una nuova notizia agli affezionati dell’infernale.

Al momento mi trovo impegnato a leggere le bozze corrette del mio nuovo romanzo “UROBORO”. Ebbene sì, un nuovo romanzo è in arrivo e sono molto contento di parlarne con voi.

Ho iniziato a scrivere “UROBORO” in maniera molto metodica e razionale, cambiando le mie abitudini e i miei ritmi lavorativi. La prima stesura mi ha portato via circa sette mesi di lavoro; sette mesi in cui ho dedicato a questo progetto quattro ore giornaliere.

L’unica cosa che posso dire a riguardo di questo nuovo percorso è che la persona che ha iniziato a scrivere questo libro non è la stessa che l’ha terminato. Lavorare a questo progetto mi ha cambiato radicalmente e non parlo di cambiamenti positivi o negativi, qui si parla semplicemente di cambiamenti.

Ho riversato in questo progetto tutte le mie energie come mai avevo fatto prima, forte della pazienza che VOI avete avuto nei miei confronti e nei confronti del mio lavoro.

Chi legge questo blog in cui ho postato decine di racconti gratuiti, chi ha comprato i racconti in formato e-book, chi ha comprato i miei precedenti romanzi e soprattuto grazie a tutti quelli che mi hanno scritto le loro impressioni e le loro osservazioni tramite Mail; è grazie a tutta questa gente che ho trovato la forza di dedicarmi ad un progetto così impegnativo.

Per la prima volta ho sentito il peso di non deludere e se da un lato questa cosa mi ha quasi distrutto, dall’altro lato mi ha fatto sentire quasi un’immortale. A qualcuno potrebbe sembrare una sciocchezza, ma i vostri commenti, le vostre mail, le vostre telefonate e i vostri consigli mi hanno cambiato profondamente, dandomi una forza spirituale senza precedenti.

Ogni volta che avete letto un mio racconto, anche se l’avete ritenuto un racconto di merda, avete accolto nella vostra mente quello che per me rappresenta un figlio. Avete adottato i miei figli ed io non ve ne sarò mai grato abbastanza.

Il web mi ha insegnato anche a non essere un morto di visualizzazioni, perchè tra un morto di visualizzazioni e uno squalo dell’editoria c’è pochissima differenza.

Proprio per questo ci tengo a precisare una cosa che mi preme particolarmente. Non intendo assolutamente  radicarmi in un settore editoriale e stop; il mio lavoro continua, seguendo come al solito la mia etica di pensiero (giusta o sbagliata che sia). Ho intenzione di dividere la mia carriera tra le pubblicazioni e i progetti indipendenti. Il mio mestiere è il produrre materiale, fine. Quando qualcuno mi propone un buon contratto, accetto e quando nessuno me lo propone… mi muovo di conseguenza  per creare qualcosa d’indipendente.

Questo è il mio modo di lavorare ed è l’unico che conosco. Probabilmente non farò mai i milioni, ma per me il lettore rimane l’epicentro della storia.

Odio tutti quegli scrittori che tendono a distaccarsi dai propri lettori. Li reputo scialbi.

Per quanto riguarda “UROBORO”, posso ritenermi contento del fatto che non sia un lavoro indipendente perché sentivo in prima persona la necessita di un editing canonico per l’opera.

Quindi… grazie a voi.

Spero vivamente che chi comprerà UROBORO non rimarrà deluso.

 

Ferdinando de Martino.

images-7