Nella mente della youtuber

Novantasette condivisioni. Novantotto.
Devo staccarmi un po’ da questo telefonino, altrimenti rischio di finire lobotomizzata.
-Scusa?
-Sì.
-Sai per caso dove si trova l’impasto per le torte?
-Guarda, infondo a destra, superi il reparto della pasta, vai dritto e a fianco alle bustine di tè trovi tutto l’occorrente per fare le torte.
-Ok, grazie.
-Lo vuoi un consiglio?
-Sì.
-Quella al cacao è perfetta se ci aggiungi le mandorle.
-Grazie. Mi sa che seguirò il tuo consiglio.
Il fatto è che sono proprio negata in cucina, quindi dovrei trovare il giusto ibrido tra una torta comprata e quelle fatte in casa. Impasti pronti e cose simili.
Centodue condivisioni. Basta con questo cazzo di telefono. La torta con le mandorle potrebbe essere una buona idea, anche perché quella ragazza sembra una vera intenditrice del campo, sarà intorno ai centocinque chili.
Chissà come dev’essere difficile convivere con quel peso? Beh, non è che qualcuno le ha proprio puntato un coltello alla gola, dicendo -Mangia e zitta.-.
Diciamo che ognuno costruisce il suo corpo un po’ come vuole e ne subisce gli eventuali risultati. Quando ho notato che in video venivo di merda, ho deciso di iscrivermi immediatamente in palestra e ho ottenuto i miei risultati.
Eccoci. Cacao, vaniglia, cazzate, cazzate, ah, questa sembra interessante. Anche il procedimento sembra facile.
Sì, fanculo, prendo questa e via. Non posso di certo passare la notte qui al supermercato notturno.
Maratona di American Horror Story in arrivo. Forse dovrei prendere della Cola dietetica. Il fatto è che non ho ancora capito se l’aspartame sia cancerogeno o no.
Comunque non siamo fatti per durare, come diceva Mel Gibson in “Brave heart”. Fanculo, aspartame come se non ci fosse un domani. Aspartame a chili o litri o qualsiasi altra forma.
Dovevo prendere un contenitore o un carrello, finisce sempre così quando vengo qui la notte; mi riprometto di prendere solo il minimo indispensabile e poi finisco con le mani incasinate.
In effetti dovrei prendere lo shampoo. Cazzo, devo per forza tornare a prendere il contenitore. No, niente shampoo. Cassa, casa e American Horror Story.
C’è un tizio buffo che sembra provarci con la cassiera. È abbastanza patetico, la guarda e senza che nessuno gli chieda niente se ne esce dicendo -Ehi Fede, lo sai che sono stato ammesso ad una scuola di recitazione?-.
Questa lo guarda con un’aria di sufficienza che sarebbe quasi da prendere a schiaffi. Cioè, non te lo devi mica scopare per forza, ma la gentilezza è d’obbligo. Se fosse alto un metro e novanta, con due pettorali di marmo, si sarebbe fermata sicuramente e avrebbe detto qualcosa come -Ma dai, io adoro la recitazione.- con un accento da oca giuliva del cazzo. Questa è la pura e semplice verità.
Pago ed esco, scontrando un tizio con le braccia tutte tatuate, chiedo scusa e torno verso casa.
Linda dorme e meno male, ne avevo fino alle punte dei capelli di ascoltare le sue patetiche messe in scena sulla fine del rapporto com Giovanni. Fanculo lei e fanculo Giovanni.
Centoquaranta e-mail. Commenti, commenti, commenti, condivisione, pubblicità, ok. Cioccolata calda e American Horror Story.
Domani per prima cosa devo ricordarmi di svuotare la macchina fotografica per il video e via.
No, aspetta, la torta. Devo fare la torta… che palle.
Spero solo che Linda non si svegli. Già c’ho i cazzi miei e non capisco proprio perché dovrei sorbirmi anche i cazzi di quell’altra? Avrò fatto qualcosa nella mia vita precedente o puttanate del genere, tipo chakra fottuti.
Probabilmente dovrei scoparmi Buddha. Buddha è la più trombabile di tutte le divinità.
Uno di quelli grassocci ma che ci sanno fare. Che poi lo so che non era davvero grasso, come Gesù non era davvero bianco, ma l’immaginario collettivo riesce ad imporre le proprie icone come verità; almeno così dicevano in quel corso propedeutico alla scrittura cinematografica che ho frequentato a maggio dello scorso anno. Che palle di corso.
-Ciao… che ci fai sveglia?
Cazzo, s’è svegliata la depressa del cazzo.
-Ciao piccola, sto facendo una torta per Massimo. Domani è il suo compleanno.
-Ok… meno male che sei sveglia. Ho bisogno di parlare.
Ma porco Dio.
-Certo piccola, a cosa servono le amiche altrimenti?

Quando qualcuno comincia a parlarmi di cose di cui non me ne può fregare di meno, io inizio a scollegare la testa. È uno scollegamento totale, nessuna parola entra nel mio cervello. Ogni tot dico qualcosa di generico, tipo -Non so che dire.- o -Che situazione.- e fino ad adesso sono sempre riuscita a cavarmela alla grande.
Il problema è che per fare la torta non posso scollegare del tutto la testa ed inevitabilmente, un po’ della merda sputata da Linda finirà per entrarmi nel cervello, inquinando il mio giardino zen.
Si, forse scoparmi Buddha riallineerebbe il mio karma. Oppure potrei scoparmi semplicemente un buddista.

 

 

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Tratto da “Market 24”.  Per leggere l’intera opera sul blog, cliccare il link: Romanzo completo .