Come nasce uno scrittore ? | IL DUELLO | di Salvo Barbaro

10 Maggio 2006

-Salvo svegliati, è ora di alzarsi!
La voce è quella di mia madre, sono le quattro e mezza del mattino e devo svegliarmi per andare a lavoro.
Mamma è in piedi da più di dieci minuti perché anche lei, mattiniera-lavoratrice-incallita, è ragioniera in un ufficio che si occupa della distribuzione dei quotidiani in Avellino e provincia.
-Ok.- le faccio con voce rauca e molto provata, tipica di chi in quel momento sta beatamente dormendo, vivendo quella fase di sonno così profondo, quasi mistico, forse sacro, perché nel tempo a venire sempre meno frequente.
Mio fratello accanto ronfa da fare schifo, con la bocca aperta e gli occhi socchiusi, scatenando in me un’invidia tremenda a tratti violenta. Mi giro di scatto, mi alzo imprecando e vado in bagno a farmi una doccia.
Dopo circa un quarto d’ora sono tutto preparato: divisa da lavoro, tuta blu, scarpe antinfortunistiche e cappellino blu scuro con la scritta color oro dell’azienda vitivinicola per cui lavoro che indosso con una certa fierezza. Sono quasi le cinque, il mio orario d’entrata è alle sei e oggi ne approfitto per scroccare il passaggio di un collega di mamma, perché più o meno si fa la stessa strada.
Sto per varcare la soglia della cucina ed eccolo, lo vedo che aggeggia con la macchinetta del caffè. Mi fermo e guardo mio padre, lui si accorge del mio arrivo, si gira e ci fissiamo negli occhi. Sembriamo Clint Eastwood e Lee Van Cleef nel film IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO nel duello finale. Manca solo la colonna sonora di Morricone a farci da sfondo e il film potrebbe proseguire.
Odio chi mi gironzola intorno la mattina presto, odio le domande, odio gli interrogatori; io la mattina non voglio assolutamente parlare, non mi piace parlare, non faccio domande e non voglio che nessuno me le faccia. Però una cosa me la chiedo e vorrei chiedere al mio vecchio -Che cazzo ci fai alzato già a quest’ora? Tu che puoi dormire un pochino di più, perché non vai a letto?
Non trovo e non troverò mai risposte al mio quesito.
Entro in cucina e mi siedo.
–Ciao Salvo, il caffè è pronto.- fa mio padre.
Lo ringrazio e mi metto a sedere col viso teso di chi sa già come andrà a finire. Prima domanda, -Sai oggi che farai?- , seconda domanda, -Come ti senti?-, terza domanda –A che ora esci?- stop, “premo il pulsante”, rispondo velocemente, bevo un sorso di caffè e abbasso lo sguardo sul tavolo. Inesorabilmente arriva la conclusione di mio padre -Ecco, nemmeno una domanda posso farti, sei sempre nervoso Salvo!
Si cazzo, sono nervoso e tutti sanno il perché, l’ho sempre detto il perché di questo mio nervosismo, tutti lo devono sapere. Urlo interiormente mentre inzuppo un biscotto nel latte, lo addento, finisco il caffè e mi alzo dalla sedia. Sono quasi le cinque e venti, mamma è già pronta che si agita su e in giù per il corridoio, saluto nonna che anche lei è sveglia e saluto papà.
–Posso prendere GOMORRA sul tuo comodino? Lo leggo in pausa!
–Ok.- mi fa, offeso a morte per lo sketch in cucina.
Prendo il libro e me lo metto accuratamente nello zaino, saluto nuovamente tutti e usciamo finalmente di casa.
È una bellissima giornata, il sole inizia a far capolino tra le montagne, si respira quell’aria fresca che ti dà forza ed energia. Salgo nell’auto del collega di mamma, saluto educatamente, sedendomi dietro, restando beatamente in silenzio. Il tragitto è breve. Apro lo zaino e inizio a sfogliare il libro, leggo la storia di Roberto Saviano, i suoi articoli e i giornali per cui scrive. Poi leggo la trama del libro, -Interessante, penso tra me e me. Chiudo il libro e lo rimetto nello zaino perché sono arrivato. Saluto tutti e mi avvio verso l’enorme cancello dell’azienda. Il depuratore mi aspetta.

Salvo Barbaro

5 Commenti

  1. roberta

    Tutto si materializza e prende forma…si intravede il mondo che c’è dietro la quotidianità di ognuno di noi
    Complimenti

  2. Ariel Scrittrice

    Ciao, il racconto è molto interessante, scritto bene e basato sulla quotidianità. Però continua, giusto?

  3. maria consiglia mercuri

    Una scrittura fluida che rende piacevolissima e “viva” la lettura!Complimenti!

  4. Salvo

    Grazie davvero a tutti per i complimenti. Ariel scrittrice pubblico ogni giovedi e certo che continua. Se ti va leggi anche gli altri.

  5. linfernale

    Da editore del blog e da autore, posso dire che questa rubrica è un piacere per gli occhi.
    Rock on Salvo!

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