America… cara vecchia America | riflessioni sulle presidenziali | di Ferdinando de Martino

Qualche giorno fa è stato trasmesso in diretta mondiale il dibattito Clinton v.s. Trump, atteso da tutti i giornalisti e blogger del pianeta, per poter scrivere qualche frase di circostanza sulla vittoria del candidato democratico, facendo quello che in gergo si chiama clickbait ( acchiappare click con notizie scritte a cazzo di cane).

Dopo aver lasciato passare qualche giorno, anche io ho deciso di dire la mia sul dibattito in questione e sulle elezioni presidenziali americane.

Mi rifiuto di scrivere le mie opinioni in formato blogger-indie, limitandomi a sputare ironia su Trump, parrucchini e sessismo, perchè quello non è né giornalismo, né blogging, quello al mio paese si chiama popò mediatica.

Quello che voglio dire è  estremamente semplice: quando guardo un dibattito americano, non lo capisco.

Non mi riferisco al fattore linguistico, bensì alla lingua concettuale del popolo americano.

Io non capisco assolutamente la realtà americana e ascoltando Trump e la Clinton, mi sono accorto di guardare a loro come dei candidati di un paese che non riesco  ad incasellare nella mia mente.

Sforzandomi un pochino, riesco a capire moltissimi paesi di cui conosco veramente poco, mentre se si parla degli Stati Uniti, il cervello mi si blocca, mandando in pappa il ragionamento.

Mi spiego meglio. Ogni discussione presa in considerazione all’interno del dibattito genera in me un’opinione e questa opinione “politica” deve per forza di cosa essere adattata alla nazione di cui si sta parlando… lì inizia per me il dramma.

Facciamo un esempio: la riforma delle armi.

Per avere un’opinione su questo argomento bisogna correlarlo ad un paese.

Se iniziamo a parlare di armi e Italia, posso darvi una mia opinione, esattamente come se parlassimo di armi e Polonia o armi e Grecia, armi e Cina e via dicendo. Armi e America… non riesco ad avere un’opinione.

Perchè?

Vedete l’America ai miei occhi è un paese complicatissimo. La visione mondiale degli States è quella del paese più forte del mondo, quello più avanzato, quello in cui con un’idea in un garage puoi creare la tua azienda multimilionaria in due giorni e via dicendo, ma la realtà dei fatti non è questa.

Gli Stati Uniti non sono due coste in cui vengono girati i telefilm di successo, ma un insieme di stati di cui sappiamo poco e niente. In certi stati, ad esempio, viene insegnato esclusivamente il creazionismo , perchè il darwinismo è illegale; quindi è probabile che qualche americano sia realmente convinto che al suo interno non batta un cuore, bensì un pezzo di fango unto dalla mano del signore.

In altri stati il parlamento ha dovuto votare delle severissime leggi contro l’incesto, perchè senza di queste, il popolo avrebbe continuato ad andare a letto coi propri familiari ad intermittenza, senza porsi minimamente un dubbio morale.

In quattordici stati è vietata la sodomia. Questo vuol dire che se per caso confessate al vostro amico poliziotto di aver praticato la sodomia con vostra moglie, lui potrebbe tranquillamente sbattervi in carcere.

In quattro di questi stati, tra cui il Texas, è vietata la sodomia solamente ai gay; questo vuol dire che in Texas potete essere gay esclusivamente se decidete di non consumare.

Ma non è finita qui. Nel 2007, una ragazza portò in tribunale un cospicuo campione dei migliori studenti della Ivy league (raggruppamento delle otto migliori università americane), per dimostrare la totale inefficienza del sistema scolastico americano. Solamente il due per cento di questo campione riuscì a rintracciare il Giappone su di una cartina muta. Badate che stiamo parlando delle più brillanti menti degli Stati Uniti d’America e non di un gruppo di redneck dell’Alabama (paese in cui la sodomia è assolutamente illegale) .

Quando ci fu il massacro della Columbine, in cui due adolescenti sterminarono un’intera scuola, il popolo americano si scagliò su South Park automaticamente, dando alla serie animata la colpa di ciò che era avvenuto. Questo è estremamente esplicativo per quanto riguarda la mentalità americana, perchè davanti ad un episodio del genere, un italiano si domanderebbe -Dove diavolo hanno comperato due sedicenni, fucili a pompa, pistole, caricatori, bombe a mano, bazooka  e mitragliatori?-, perchè anche se ad un americano potrebbe sembrare strano… i nostri sedicenni giocano a palla e raramente riescono ad arrivare a possedere un arsenale da fare invidia alla camorra, alla tenera età di sedici anni.

Davanti a queste cose  non mi sento proprio in grado di dire chi o cosa  sarebbe meglio per il popolo americano, perchè realmente non riesco a capire il meraviglioso mondo della mente U.S.A..

La Clinton e Trump parlano… ma le orecchie sono degli americani, Questo è il grande problema.

Ferdinando de Martino.