La morte del padre | Karl Ove Knausgard | di Ferdinando de Martino

karl ove

Oggi voglio parlarvi di un libro norvegese, facente parte della collana “La mia lotta”, attualmente in fase di traduzione per Feltrinelli.

“La morte del Padre” è un romanzo fiume che getta le sue radici in un universo enciclopedico di emozioni. L’intera saga si basa sulla vita dello scrittore, entrato a pieno titolo in quella categoria di scrittura in cui gli scrittori parlano dello scrivere. Fin qui nulla di nuovo, giusto? Ci siamo già passati milioni di volte ed io per primo ho recitato mea culpa per il susseguirsi di questo mood letterario.

La differenza nell’opera titanica di Knausgard sta nella particolare attenzione al dettaglio, laddove il contesto viene minuziosamente passato al setaccio come in una lunga chiacchierata intima e viscerale. Lo spazio ed il tempo seguono metriche contrastanti in cui si anticipano eventi che verrano affrontati solamente pagine e pagine dopo.

Questa tecnica risulta molto interessante proprio perchè il suddetto stile si sposerebbe alla perfezione con un susseguirsi di tratti auto-referenziali, miscelati con descrizioni approssimate e utili solo alla rappresentazione del contesto ed è proprio qui che l’autore ci stordisce con un’infinita poesia filosofica continua, in cui ogni flash diventa un quadro dipinto ad olio.

La tela, dipinta alla perfezione, è davanti ai nostri occhi, pronta per essere studiata e vissuta in prima persona. Voltata la pagina appare un nuovo soggetto, un nuovo colore dalle tinte differenti e tutto riprende come in un continuo ciclo di stupore.

La morte del padre è un tomo gigantesco e scorrevole in cui, senza nessuna moralizzazione, Knausgard racconta ogni dettaglio della sua vita con un tono di voce silenzioso che obbliga il lettore ad abbassare il rumore esterno per riuscire a sentire meglio le emozioni del libro.

Un concetto molto freddo di verità traspare dalle pagine dal volume “La morte del padre”, una realtà che vi condurrà in un viaggio molto intimo e a tratti struggente all’interno dell’animo umano.

Consiglio ai lettori dell’Infernale di dare un’occhiata al libro in questione.

Ferdinando de Martino.

2 Commenti

  1. Salvatore

    Daró sicuramente un’occhiata visto che Ferdinando, forse troppo benevolo, mi ha paragonato a lui. Da vedere…

    1. linfernale

      Trovo somiglianze nel descrittivo. Mi sono sempre piaciute le tue descrizioni dei personaggi a colpo d’occhio.

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