Come nasce uno scrittore ? | SCRIVERE | di Salvo Barbaro

30 gennaio 2016

Le mani vanno da sole, la testa incrocia pensieri, parole e sentimenti. Le dita affondano sui tasti leggere come quelle di un pianista che incanta la folla con la sua musica.
La stanza è buia, è giorno ma mi faccio luce solo ed esclusivamente con il bagliore del video. Sono le sette e trenta del mattino, è un sabato, fa freddo e tutti qui a casa dormono. Attorno a me il silenzio e la quiete.
La storia ce l’ho nella testa da tanto e in questo momento sembra venir fuori come un parto, come un feto dopo i nove mesi gestazione. Non ho appunti, non ho scritto niente su un quaderno, non ho segnato niente di niente da nessuna parte. Guardo il video, vedo errori e orrori ortografici ma vado avanti imperterrito, senza sosta e senza tregua.
All’improvviso mi fermo, mi alzo e vado in cucina. -Ho bisogno di un caffè.-, mormoro tra me e me. Sembro in trans e mi meraviglio moltissimo del mio parlare da solo.
-Sto perdendo il lume della ragione…- no, ecco, lo sto facendo di nuovo!
Mi preparo un caffè zuccherato, così distolgo lo sguardo e i pensieri dal video. Non è facile, perché fisicamente sono venuto via da lì, ma la mente è sempre proiettata nella mia storia. Mi siedo comodamente sulla sedia, guardo l’ora; quasi le otto e un quarto. Guardo fuori dalla finestra, osservo il cielo grigio e gli alberi spogli.
-Ma che cazzo sto facendo? Anziché trovarmi un lavoro, sono qui a scrivere al computer? E poi a scrivere cosa? Ma che penso di fare l’artista ora? Sono solo un illuso, uno dei tanti che sta su questa terra. Salvatore sveglia! Non si può vivere d’aria!- mi massaggio le tempie e chiudo gli occhi.
Intanto la macchinetta del caffè borbotta, richiamando la mia attenzione. Come per magia appare Giulia alla porta.
-Ciao amore, buongiorno.- mi fa, ancora con gli occhi semi chiusi e stanca morta.
–Buongiorno.- dico freddo.
-Che hai amore, c’è qualcosa che non va stamattina, vero?
Non rispondo, lei però subito intuisce.
-Perché ti sei svegliato così presto? C’è il computer acceso, stai scrivendo qualcosa?
Prendo due tazzine, verso il caffè per tutti e due e mi siedo di fronte a lei.
-Stavo provando a scrivere il racconto di cui ti parlavo. Io a scrivere, buffo vero? Sorrido con sarcasmo.
-Buffo perché Salvo? Non capisco!
-E’ una cazzata quello che sto facendo! Una perdita di tempo che non mi porterà a niente!
Abbasso lo sguardo da vittima, muovendo nervosamente le mascelle.
-Salvo che palle sei! Inizi a fare il negativo su una cosa che non hai neanche cominciato? Parti male così! Lo so è difficile il progetto che hai in testa e in più sei anche senza lavoro, ma le passioni vanno assecondate, hai tempo per coltivarla, non sai dove ti poterà, alle brutte rimarrà solo un piacevole passatempo! Oh, mica stai ammazzando qualcuno? Meglio che stare a rincoglionirsi alla televisione! Io ti consiglio di andare avanti e non essere negativo!
-Non ce la farò mai!
-Salvo, per favore, non fare così, io ho fiducia in te e credo in te! Ti amo, ti amiamo!
Respiro e magicamente accenno ad un lieve sorriso. Dalla vita non potevo avere di meglio. Una donna che mi ama, una famiglia che mi adora e in testa un nuovo-piccolo-progetto-forza-coraggio-a-lavoro.
Mi alzo dalla sedia e la bacio senza dirle nulla. La vedo, mi guarda sorridendo mentre ritorno al computer. Mi siedo, osservo il video e lui guarda me.
A noi due tastiera.

Salvo Barbaro.

6 Commenti

  1. roberta

    Una piantina non cresce se non la innaffi…la tua linfa vitale è, senza dubbio, giulia…tu continua a dare acqua alle tue radici…noi siamo qui a vederti crescere!

  2. Stefano

    Ogni volta che torno a casa trovo la nostra terra sempre più inaridita… La fortuna che i suoi frutti hanno radici salde che cercano l acqua altrove… Ti auguro il meglio amico come lo auguro a tutti noi t. V. B.

  3. Maria

    Non so che dirti, Salvo.
    Ovvio che ti auguro di riuscire, primo per te, il motore sei tu, poi per chi ti sta accanto, il tuo carburante. Però chi conta sei tu e tutto il tuo capitale umano, considerati un bene prezioso su cui investire.
    Non demordere mai e non badare alle recensioni negative, dai retta solo ai consigli di gente esperta, dipende da te a chi dare retta, segui l’istinto.
    Non aggiungo altro, ho avuto un pessimo giudizio dal Premio Italo Calvino e non mi sono ancora ripresa.
    Ciao Salvo.

  4. Roberto

    Questo giovane scrittore inizia a dare segni di maturità. Forza e coraggio!
    Un consiglio: continua!

  5. Adalberto

    Si, ci vedo molta maturità nella sua scrittura. Si capisce che nei suoi pensieri la responsabilità della famiglia viene prima di tutto. Non è sbagliato credere che ce la possa fare a sfondare. Un imbocca al lupo.

  6. Massimiliano

    Un bel racconto. Come dice Roberta: tenacia. E crederci! ^.^

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