Per Elisa | Diario di uno scrittore in quarantena | F. de martino

Battiato ha dato ad Alice una delle più belle e sentite canzoni del panorama italiano: Per Elisa.

È un nome che non cito a caso. Perché ho un’amica che si chiama così. Ieri notte abbiamo parlato un po’ per telefono. Parlato d’amore. 

Appena ho messo giù il telefono mi sono accorto che c’era amore in quella chiamata, esattamente come c’è amore in mille altre cose che facciamo. 

Quando si utilizza il termine “fare l’amore” m’immagino un Demiurgo che crea amore. Ma non c’è nessun Demiurgo, ci siamo noi con i nostri cuori infranti e i cocci di una vita sprecata che perfino a vent’anni risultano difficili da ricomporre. 

La cosa è che andrà sempre peggio. Ci saranno più cocci e se ne andranno più persone e questo genera una tristezza unica e difficile da raccontare. Per questo facciamo l’amore: per mettere sul piatto della bilancia qualcosa che valga la pena di battere la morte, le guerre, la cattiveria. E quando lo facciamo ansimiamo, un po’ come se sapessimo che dobbiamo farlo il prima possibile perché la terra trema e il mondo potrebbe crollare sotto i nostri piedi. 

Rispondere a una telefonata è amore.

Come stai? È amore.

L’amore è tutto ciò che non implica esclusivamente te stesso; come una forma d’altruismo estesa. 

Di cosa abbiamo parlato a tarda notte al telefono?

Di donne, uomini, lupi e scimmie con il pene eretto (in riferimento a basi scientifiche non è che siamo due pervertiti), di matematica e di filosofia.

Mi è stato chiesto com’ero prima di sposarmi e ho provato a rispondere, perché sostanzialmente non so cosa sono nemmeno adesso. 

Nella mia vita ho convissuto con molti spettri e mi sono sempre cacciato nei guai solo per vedere fino a dove potevo a spingermi. Ho fatto cose tremende, ma con lo spirito di un bambino che al mare vuole solamente superare la boa. 

Una telefonata, nel cuore della notte, è amore.

C’è un tempo per seminare e uno per raccogliere è scritto da qualche parte. Io credo che ci sia un tempo per odiare e uno per amare. Chi non ha mai amato non potrà mai odiare veramente qualcuno o qualcosa. E chi non ha mai odiato non avrà mai il coraggio di amare a scatola chiusa.

Abbiamo chiuso il telefono e personalmente sono stato sveglio ancora un po’ e ho iniziato a scrivere.

 

Ferdinando de Martino