Salvini e il libro strappato | la sconfitta di una generazione di finti ribelli |

3752783

Ci sono tre cose che ho sempre valutato come impossibili:

1 Rihanna che bussa all mia porta, dicendomi che ha sempre pensato a me, anche quando stava con quel rapper che la corcava di botte e che vorrebbe sposarmi per passare il resto della sua vita tweerkosa con il sottoscritto.

2 Cara Delevigne che bussa alla mia porta per dirmi -Ciao Ferdinando, scusa per il disturbo, ma ho saputo che stai con Rihanna, ma anche io sono follemente innamorata di te e vorrei farti da concubina; sempre che per Riri non sia un problema?

3 Scrivere un articolo pro Salvini.

Rihanna e Cara non si vedono, quindi procediamo pure.

Matteo Salvini ha pubblicato un libro e il mondo degli intellettualoidi si è schierato dalla parte della cultura, invadendo le bacheche di Facebook con insulti e appuntamenti in piazza per boicottare la presentazione del libro in questione. Ci sono stati degli scontri e un gruppo rimanifestanti ha iniziato a strappare le pagine del manoscritto del Segretario della Lega Nord.

Ok, Ferdinando… devi dimostrarti coerente e difendere Matteo, anche se tua madre è calabrese e tuo padre napoletano. Ci sei? Vai.

Bruciare un libro è e sempre rimarrà uno degli atti più riprovevoli che il genere umano abbia mai inventato. Tutti i ragazzi che hanno strappato le pagine del libro di Salvini, adesso sono nella stessa categoria di personaggi del calibro di Savonarola, Hitler, Castro, Mussolini, Stalin e Kim Jong Un.
Non intendo paragonare un ricco ragazzino viziato e annoiato a questi personaggi in toto, ma solamente per l’applicazione di una censura filtrata dal mero giudizio singolare, imposto alla società.

Molti di questi ragazzi erano scesi in piazza a manifestare contro i tirapiedi di Casa Pound che avevano gettato della Coca Cola su dei fumetti che ironizzavano la figura di Benito Mussolini, un paio di settimane fa. Ora… vorrei sapere con quale logica si difende la cultura, perchè mi pare che l’unico metro di giudizio utilizzato da questi ragazzi sia il seguente: libri e fumetti che ci piacciono -bene- e libri e fumetti che non ci piacciono -male-.

Lasciate che vi dica che questo è esattamente lo stesso metodo che utilizzavano le figure citate qualche riga fa.

Ma passiamo ad una contestualizzazione più precisa. Che senso ha strappare le pagine dei libri di Matteo Salvini? Perchè l’unico effetto che può provocare una tale azione è quello di far sembrare gli italiani come un popolo di ignoranti, pronti solo a contestare a priori un qualcosa.

Dove erano tutte quelle persone quando Mondadori pubblicava gli youtubers? Nessuno salta su, quando un libro scritto da una youtuber che ha le tette (perchè l’unico merito è quello, credetemi), scala le classifiche dei Best Seller, ma per il libro di Matteo Salvini siamo tutti pronti ad accendere il rogo, no?

Sapete perchè succedono queste cose? E badate che chi scrive queste pagine, detesta con tutto se stesso gli ideali della Lega Nord.
Queste cose succedono perchè i vostri figli leggono libri di youtubers con le tette, guardano film idioti, ascoltano musica stupida, si vestono come dei cretini, non fanno altro che fare sport e sport, guardare sport, mangiare sport, parlare di sport e quando la politica arriva nelle loro vite, finiscono per non capire più niente ed esprimere la cafonaggine che gli avete trasmesso non portandoli a teatro, non insegnando loro ad apprezzare i buoni libri e piazzandoli davanti a Mediaset infanzia natural durante.

Non è loro la colpa, ma vostra. Quei ragazzi non pensano. Non hanno un vero cervello a difendere le loro azioni, ma un semplice bagaglio vuoto che si trascinano appresso più come un peso che come una risorsa da sfruttare.

Matteo Salvini è un politico e un personaggio di spicco che, almeno, non fa scoregge davanti alla telecamera incorporata di un Mac, quindi avrà più senso leggere un suo libro, piuttosto di un manoscritto uscito dalla mirabolante penna di Frank Mattano (autore di scoregge al telefono)?

Ho massacrato mediatamente il segretario della Lega Nord più di chiunque altro, ma davanti alla stupidità di massa non mi sono voluto tirare indietro dal difendere i miei principii morali.

Pace a tutti.

 

 

Ferdinando de Martino